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cinque terre

riomaggiore

All’ estremo Levante troviamo Riomaggiore: sviluppatosi verticalmente, il paese è attraversato da scale e scalinate che si diramano tra le case dai tetti di ardesia, addossate le une alle altre e tinteggiate con i tipici colori liguri.
Sotto la via principale scorre il torrente Rivus Maior che dà nome al borgo.
A Riomaggiore inizia la famosa Via dell'Amore, la famosa passeggiata tagliata nella roccia, a strapiombo sul mare...

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cinque terre

manarola

Arroccata su uno scosceso promontorio di roccia scura, con il suo porticciolo riparato da una gola chiusa tra due speroni rocciosi si trova Manarola.
Alle spalle di Manarola si ammirano le tipiche terrazze con le vigne ed i muretti a secco; scendendo a mare si trovano suggestive passeggiate e punti panoramici di straordinaria bellezza...

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cinque terre

corniglia

Il borgo di Corniglia si differenzia notevolmente dagli altri delle Cinque Terre in quanto si erge sulla cima di un promontorio alto un centinaio di metri che precipita rapidissimo e inaccessibile verso il mare.
Per raggiungere il paese bisogna risalire la "Lardarina", una lunga scalinata di mattoni, composta da 33 rampe con 377 gradini, oppure percorrere una strada carrozzabile che dalla ferrovia conduce al paese...

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cinque terre

vernazza

Fondato intorno al mille, Vernazza è il paese delle 5 Terre che più degli altri ha conservato l'aspetto di borgo di mare, grazie al suo comodo e sicuro porticciolo naturale e ad una tradizione marinara nota sin dall'antichità.
Unico porto naturale delle Cinque Terre, il paese si sviluppa lungo il torrente Vernazzola (ora coperto), per risalire sulle pendici di uno sperone roccioso che nasconde l'abitato a chi proviene dal mare...

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cinque terre

monterosso

Il centro più occidentale delle Cinque Terre è tagliato in due dalla collina di San Cristoforo che separa la parte antica del borgo, caratterizzata da un ampio centro storico medievale, dal quartiere residenziale moderno, che si estende lungo la spiaggia, sul litorale.
L'origine storica di questo paese risale al 643, quando le popolazioni collinari, fuggendo dalle invasioni barbariche, si stabilirono sul mare...

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  • Il Parco Nazionale delle Cinque Terre e la Riserva Marina

    Dapprima Area Protetta e successivamente Parco Regionale, le Cinque Terre sono diventate nel 1999 Parco Nazionale ovvero lo strumento per salvaguardare un ambiente unico al mondo, fatto di coste a strapiombo sul mare con baie e piccole spiagge, migliaia di chilometri di muretti a secco a segnare i terrazzi per la coltivazione della vite, caratteristici rustici, borghi medievali, santuari, sentieri panoramici sul mare e sui pendii.

    Il territorio prospiciente la costa dei cinque borghi, compreso tra il Promontorio di Punta Mesco a ponente e il Capo di Montenero a levante, è stato dichiarato Area Marina Naturale Protetta nel 1999 per preservare le innumerevoli gorgonie che vi si trovano e la Posidonia oceanica che forma fitte praterie e funge da rifugio e luogo di riproduzione per innumerevoli organismi e specie rare. Inoltre, per la presenza di balene e delfini, queste acque fanno parte del Santuario dei Cetacei.

  • Vermentino, Limoncino e Sciacchetrà

    Quando i vigneti rivestono le colline, il vino sulla tavola non può mancare: vino bianco secco da tavola D.O.C., chiamato semplicemente Cinque Terre, lo "Schiacchetrà", raro e pregiato vino liquoroso, prodotto da uva passita, il "limoncino", liquore ricavato dai numerosi limoni con i quali in maggio, per la Pentecoste, il paese di Monterosso si addobba festosamente durante la Sagra del Limone.
    La cucina delle Cinque Terre conserva quasi intatte le caratteristiche di un tempo. Da non perdere: le trofie di farina di frumento e di castagne, condite con il pesto, le torte di verdura, preparate con borragine, bietole, carciofi, zucchini, patate e porri, le tagliatelle ai funghi. E per gli amanti del pesce, acciughe ripiene e fritte, frittura di bianchetti, novellame di acciughe e sardine, o rossetti, seppie di scoglio di zimino, polpo all' inferno e totani ripieni.
    E col pesce non si può non ricordare l'origano, l'erba che gli abitanti della provincia della Spezia sono soliti impiegare anche per profumare i pomodori.